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Sedi Associative

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Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) è una associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne hanno necessità, attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e la raccolta di sangue.
Associazione di volontari, fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana.
Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente e anonimamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo fare donazioni per inidoneità, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione, proselitismo e organizzazione. Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana che, con 850.229 donatori, raccoglie circa l’80% del fabbisogno di sangue.
Il suo impegno è quello di rimanere un punto di riferimento per le strutture sanitarie e del volontariato del nostro Paese. Lo Stato italiano gli riconosce la natura privata e ne sostiene l’attività attraverso rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati per convenzione con le Aziende Sanitarie per la promozione, la chiamata e l’invio dei donatori alle strutture trasfusionali sia pubbliche che dell’Associazione e per la raccolta diretta delle unità di sangue.
Nessun’altra cifra è corrisposta alle associazioni per il servizio di raccolta del sangue.¹ Avis è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura articolata e suddivisa in: 2796 Avis comunali, 93 Avis provinciali, 21 Avis regionali (in Trentino Alto Adige sono presenti 2 sedi) e una Avis nazionale. Il Consiglio Nazionale, organo principale eletto ogni tre anni dall’Assemblea dei Delegati, è formato da 45 membri che rappresentano tutte le regioni e le province autonome d’Italia.
Anche in Svizzera è presente una sede Avis fondata da emigranti italiani negli anni ’60. Tutte le attività sono stabilite da uno Statuto e da un Regolamento associativo.
Nello svolgere le proprie funzioni, l’associazione si attiene alla legge quadro 107/90, che disciplina le attività relative al sangue e ai suoi componenti e alla produzione di plasmaderivati, ai relativi Decreti attuativi e alla legge sul volontariato 266/91 per la quale è iscritta agli appositi Albi Regionali.
Aderisce al regime ONLUS, Dlgs 460/97 e partecipa, in regime di convenzione, con il servizio Sanitario Nazionale alla raccolta del sangue anche con proprie strutture e personale.
1 Per l’invio dei donatori al servizio trasfusionale di riferimento, è previsto un rimborso di lire 26.220 in base al D.M.T. 23/11/93 (art.2).
Per quanto riguarda la raccolta diretta del sangue, al rimborso precedente, si aggiunge quello indicato dall’art. 3, comprensivo di tutti i costi rilevati per effettuare la raccolta del sangue (personale, trasporto, ristoro ed esami pre-donazioni, sacche, provette, materiali d’uso che, sempre per il sangue intero, è pari a lire 71.030. (I costi fissati dal Decreto dovrebbero essere aggiornati annualmente secondo i dati ISTAT. Attualmente siamo fermi al 1995).

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